Tutti in attesta dei verbali del FOMC. Bene Stellantis. Focus Buyback. Cosa muove oggi i mercati

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3 minuti

Wall Street piatta dopo il crollo di ieri in attesa dei verbali del FOMC alle 20:00. Cosa muove oggi i mercati.

Asia

Listini asiatici

Tutte in rosso le borse dell’Asia in una seduta priva di dati macro di rilievo ma dove hanno pesato i cali di ieri delle borse americane.

Sul fronte micro da segnalare il calo di Baidu nonostante l’ottima trimestrale. Il titolo perde il 3% dopo essere salito del 7% in premarket.  Il principale motore di ricerca cinese chiude il quarto trimestre con un utile più che raddoppiato rispetto all’anno scorso. Sul modello di quasi tutte le società tecnologiche, anche il colosso cinese quest’anno ha avviato una imponente campagna di taglio dei costi e ciò certamente ha contribuito al miglioramento dei margini. Il piano di riacquisto di azioni proprie (buyback) da 5 miliardi di dollari ha certamente contribuito allo slancio del titolo.

Baidu

Al momento Baidu scambia a 15,8 volte gli utili previsti nei prossimi 12 mesi (P/E forward) e a meno di 3 volte il suo fatturato (Price/Book value).

Per fornire un termine di paragone, il suo competitor per eccellenza: Google, scambia a 18 volte il P/E forward e a 4,44 volte il suo fatturato

Europa

Listini europei in affanno con L’indice europeo Stoxx 50 che al momento (17:00) scambia poco sotto la parità e comunque lontano dai minimi di seduta.

Dei 50 titoli più grandi d’europa il peggiore è Intesa Sanpaolo (-2,7%) mentre al vertice opposto troviamo Danone (+4%) e Stellantis (+1,8%)

Stellantis

Il gruppo automobilistico “Made in Italy” stamattina ha pubblicato i risultati del 2022.

Stellantis, principali metriche 2022 vs 2021

L’anno si chiude con un utile operativo di 23,3 miliardi di euro, ben 1 miliardo al di sopra del consenso.

La multinazionale olandese ha proposto un dividendo di 1,34€ ad azione per un totale di 4,2 miliardi di euro.

Senza entrare nel dettaglio, in questa sede basta sapere che il gruppo ha migliorato notevolmente tutte le metriche rispetto all’anno precedente (vedi immagine sopra).

Focus buyback

Quello che di certo farà piacere agli azionisti è l’annuncio di un piano di acquisto di azioni proprie da 1,5 miliardi di euro.

Il riacquisto di azioni proprie è sempre molto attenzionato dagli investitori ma non tutti sanno interpretarlo nel modo giusto.

Diciamo innanzitutto che il riacquisto di azioni proprie è tendenzialmente positivo per gli azionisti. Vediamo perché…

Quando una società acquista azioni proprie, va di fatto a togliere quelle azioni dal mercato. Con meno azioni in circolazione il valore delle azioni rimaste (quelle che hai in portafoglio) aumenta. Ti faccio un esempio.

Immagina che una società vale 1.000€ e sul mercato esistono 500 azioni. Ogni azione ovviamente varrà 2€. Se la società “brucia” 100 di quelle 500 azioni (tramite il buyback), sul mercato restano solo 400 azioni.

Detto che il mercato valorizza quella società 1.000€, ora il valore di ognuna di quelle 400 azioni sarà: 1.000€/400 ossia 2,5€ ad azione.

Buyback – occhio alle fregature

Insomma tutto bellissimo vero? La risposta è sì ma a volte le società utilizzano questo strumento per gettare fumo negli occhi, fregando di fatto i propri azionisti. Vediamo come fanno…

L’EPS o utile per azione è una delle metriche più seguite dagli analisti. Probabilmente è la più importante di tutti.

Quando una società acquista azioni proprie, per forza di cose farà aumentare anche l’utile per azione. É abbastanza intuitivo: se l’azienda ha 100 azioni e fa 100€ di utili, allora l’utile per azione sarà 1€. Se “brucia” 30 azioni, allora l’utile di 100€ sarà diviso solo per 70 azioni ed in bilancio potranno vantarsi del loro EPS di 1,42€.

L’investitore non attento potrebbe cascarci ed investire in una società credendo sia diventata una “macchina da utili” quando invece utlizza il buyback solo per sostenere il valore delle proprie azioni.

Ovviamente ci sono dei segnali che lanciano dei chiari campanelli d’allarme ma non tutti (direi pochissimi) li sanno cogliere…

Smascherare le società “furbette” – Dal mio corso

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Stati Uniti

Wall Street attendista in vista degli attesissimi verbali dell’ultima riunione politica della Federal Reserve, con azioni, obbligazioni e il dollaro pressoché piatti dopo il tonfo di ieri (Nasdaq -2,5%).

Alle venti ora italiana escono “le minute” dell’ultima riunione del FOMC.

Sarà fondamentale capire l’orientamento degli altri membri della FED dopo che Loretta Mester e James Bullard, la scorsa settimana hanno dichiarato di voler alzare i tassi dello 0,50% alla prossima riunione del 22 marzo.

La speranza è che la maggioranza dei consiglieri non dia troppo peso alle letture dei dati macroeconomici arrivati negli ultimi giorni:

  • Nuove buste paga a 517.000 vs 185.000 del consenso
  • Indice dei Prezzi al consumo al 6,4% vs il 6,2% atteso
  • Vendite al dettaglio salite del 3% a gennaio vs l’1,8% delle aspettative.

De queste ultime letture potrebbe sembrare che la stretta monetaria non ha rallentato in modo rilevante l’espansione dell’economia.

Questo potrebbe portare la FED a pensare che ci sia ancora  spazio per procedere con altri rialzi importanti del costo del denaro.

Personalmente credo che la Banca Centrale americana farebbe un errore ad aumentare nuovamente il ritmo del rialzo dei tassi in quanto gli effetti dei primi 8 rialzi ancora devono diffondersi pienamente nell’economia reale ed una politica monetaria super restrittiva farebbe di certo cadere l’economia in una recessione ben più profonda rispetto a dove è indirizzata al momento.

Staremo a vedere…

Questo articolo verrà aggiornato nel corso della sessione di oggi per permetterti di stare sempre al passo con gli ultimissimi avvenimenti di mercato.

Grazie per l’attenzione

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