Walmart alla prova dei conti, venerdì l’indicatore preferito dalla FED. Cosa guardare sui mercati la prossima settimana.

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60 secondi

Settimana corta ma intensa con Wall Street che lunedì resterà chiusa per il President’s Day che cade in occasione del compleanno di George Washington (PS domani avrebbe compiuto 291 anni :).

Ecco una panoramica dei principali avvenimenti che condizioneranno i mercati (e i nostri portafogli) la prossima settimana.

Lunedì

Come (quasi) ogni lunedì, non ci sono dati macro di rilievo se non la decisione della Banca Centrale cinese sul tasso d’interesse privilegiato. Questo tasso, molto importante per la seconda economia al mondo, è il tasso a cui si parametrano i prestiti bancari quindi più basso è, più la politica della Banca Centrale è considerata accomodante.

Martedì

La settimana entra nel vivo con gli utili di una delle società più rappresentative dell’economia a stelle e strisce: Walmart. Il più grande rivenditore negli Stati Uniti dovrebbe registrare un utile per azione (EPS) in calo del 6% e ciò segnerebbe il terzo calo trimestrale consecutivo dell’EPS. Le vendite invece dovrebbero salire di circa il 5% a poco meno di $160 miliardi (in 90 giorni… parliamo di quasi 1,8 mld al giorno).

Forte attesa anche per le trimestrali di Home Depot e Coinbase.

Dal punto di vista macro avremo importanti indicazioni sul mercato immobiliare con la vendita di case esistenti. Si prevede che dovrebbero essere aumentate a 4,1 milioni di unità, in leggero aumento rispetto ai 4,02 milioni di dicembre. Si tratterebbe del primo aumento delle vendite dal gennaio dello scorso anno, quando ammontarono a 6,49 milioni. In ottica di contenimento dell’inflazione, se le vendite non aumentassero, non ci dispiacerebbe più di tanto.

Mercoledì

Altra giornata cruciale sul fronte macro con la pubblicazioni dei verbali del FOMC. Per chi non lo sapesse, questi verbali vengono pubblicati 3 settimane dopo l’ultimo meeting della FED ed offrono un resoconto sulla posizione della Banca Centrale in materia di politica monetaria e quindi sui futuri cambiamenti nei tassi d’interesse.

Sul fronte micro giornata ricca di appuntamenti con le trimestrali di NVIDIA, TJX, eBay, Lucid e Etsy.

Giovedì

La giornata inizia con i dati sull’inflazione nella zona Euro. Nel primo mese dell’anno, l’indice dei prezzi al consumo in Europa dovrebbe essersi attestato all’8,6%, in leggero aumento rispetto ai dati preliminari dell’8,5%. Ovviamente valori maggiori del previsto potrebbero spingere in su i tassi d’interesse delle nostre obbligazioni (dato che la BCE potrebbe mantenere un approccio restrittivo più a lungo).

Nel pomeriggio avremo modo di valutare il PIL degli Stati Uniti, visto in rialzo del 2,9% nel IV trimestre 2022. In ottica “recessioni sì o recessione no” questa metrica sarà di fondamentale importanza come paramento per i successivi confronti sulla capacità produttiva del Paese.

Alle 14:30, come ogni giovedì, testeremo il mercato del lavoro USA attraverso le richieste di sussidi di disoccupazione. Nelle ultime settimane i dati hanno evidenziato un mercato del lavoro in ottima salute. L’auspicio (in ottica deflattiva) è di vedere un aumento delle richieste di sussidi pari o maggiore a 200.000.

Sul fronte micro segnaliamo le trimestrali di Booking, Domino’s Pizza e Norwegian Cruise Line.

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Venerdì

Concludiamo la settimana con la metrica più attesa: l’Indice dei prezzi per la Spesa per i consumi personali (PCE). Questo indicatore è il più attenzionato dalla FED in quanto misura il cambiamento dei prezzi di beni e servizi acquistati dai consumatori per i consumi (escluso cibo ed energia) e la FED se ne serve per capire se, e in che misura, le mosse di politica monetaria stanno sortendo gli effetti desiderati sull’economia.
Si prevede che l’indice dei prezzi PCE sia salito dello 0,4% il mese scorso, accelerando dallo 0,1% di dicembre. I prezzi su base annua, sono visti in aumento del 4,8%. Ovviamente valori inferiori alle aspettative sarebbe molto bene accetti dal mercato.

Grazie per l’attenzione

The Investment Boss

 

 

 

 

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